Chiamenti M. – Effigi di Dante e di Leopardi in Fellini

TITOLO:

Chiamenti M., Effigi di Dante e di Leopardi in Fellini, in “The Italianist”, n. 24, anno 2004, pp. 224-237.

ABSTRACT:
Partendo da presenze della Commedia ne La dolce vita (1960), l’autore ricorda che esse non sono, però, dimostrabili more geometrico e prende in esame quei casi in cui il riferimento a Dante si fa, invece, esplicita citazione. In Amarcord (1973), ad esempio, si menziona fin dall’inizio il «divino poeta», per arrivare poi alla celebre «scena della tabaccaia», in cui il poster di Dante, appeso alle sue spalle, sembra additare il poeta (in un incontro straniante di iconografia tradizionale, futurismo e surrealismo) come la più profonda chiave interpretativa del personaggio di Titta Biondi e di alcuni sensi latenti del film. L’articolo analizza poi, in altre opere felliniane, la presenza di Leopardi.

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CODICE:
ISSN 0261-4340