1949 – Il Conte Ugolino
<< Torna all'elencoTitolo originale: Il Conte Ugolino
Regia: Riccardo Freda
Paese: Italia
Anno: 1949
Genere: drammatico
Durata: 86 minuti
Colore: bianco e nero
Audio: Italiano
Soggetto: Luigi Bonelli
Sceneggiatura: Stefano Vanzina, Mario Monicelli e Riccardo Freda
Fotografia: Sergio Pesce
Montaggio: Roberto Cinquini
Scenografia Roberto Boccianti
Costumi: Maria De Matteis
Musica: Alessandro Cicognini
Produzione: Forum Film
Produttore associato: Umberto Mami
CAST
Conte Ugolino della Gherardesca: Carlo Ninchi
Emilia: Gianna Maria Canale
Arcivescovo Ruggieri: Peter Trent
Haidée: Carla Calò
Sismondi: Luigi Pavese
Fortebraccio: Ugo Sasso
Balduccio Ubaldini: Piero Palermini
Lanfranchi: Ciro Berardi
Gualandi: Armando Guarneri
Papa Nicolo IV: Nerio Bernardi
TRAMA
Repubblica di Pisa, 1284. Il ricco e potente conte Ugolino della Gherardesca finisce nella trappola del subdolo e astuto arcivescovo Ruggieri, capo del Consiglio della Repubblica. Il prelato sottopone al conte un piano per attirare in un tranello la flotta genovese e, quindi, annientarla. Ugolino espone allora al Consiglio quelle che ritiene le misure necessarie per il successo dell’operazione; poi, in attesa di ricevere l’ordine di prendere il comando della flotta pisana, si ritira nel sproprio castello. Interviene allora Ruggieri: distrutto il messaggio con l’ordine del Consiglio per Ugolino, manda un falso messaggio, in cui viene ordinato al conte di non muoversi. In sua assenza la flotta pisana viene sconfitta alle secche della Meloria e la fanteria genovese avanza indisturbata. Sottratto a Ugolino il falso messaggio, l’arcivescovo lo distrugge, eliminando così l’unica prova del proprio meschino inganno. L’incolpevole conte viene sospettato di tradimento, quindi murato vivo e condannato a morire di fame con i figli. La figlia del nobile, ottenuta udienza dal papa, riesce a smascherare il complotto, ma ormai è troppo tardi. Arrestato Ruggieri, la porta murata della cella viene aperta e un grido di orrore viene lanciato dalla ragazza: i bambini sono morti e Ugolino, impazzito, ha mangiato le loro carni.