1965 – Vita di Dante (Tv)
<< Torna all'elencoTitolo originale: Vita di Dante
Regia: Vittorio Cottofavi
Paese: Italia
Anno: 1965
Durata: 229 minuti, 3 puntate
Colore: Bianco e Nero
Audio: Italiano
Genere: drammatico
Sceneggiatura: Giorgio Prosperi
Costumi: Veniero Colasanti
Scenografia: Carlo Cesarini da Senigallia
Fotografia: Massimo Sallusti, Eugenio Thellung
Musiche originali: Daniele Paris
Produzione: Rai Radiotelevisione Italiana
CAST
Dante: Giorgio Albertazzi
Gemma Donati: Ileana Ghione
Francesco Alighieri: Davide Montemurri
Vieri de’ Cerchi: Andrea Checchi
Narratore: Riccardo Cucciolla
Dino Compagni: Mario Baldella
Forese Donati: Pier Luigi Zollo
Palmieri Altoviti: Corrado Annicelli
Corso Donati: Mario Feliciani
Guido Cavalcanti: Luigi Vannucchi
Manetto Portinari: Tino Schirinzi
Bonifacio VIII: Claudio Gora
Lapo Gianni: Renzo Montagnani
Giotto: Renzo Palmer
Naldo Gherardini: Stefano Satta Flores
Filippo Argenti: Massimo Foschi
TRAMA
Vengono alternati spezzoni di film documentario a episodi sceneggiati concernenti la vita di Dante politico e poeta; il protagonista Albertazzi «tratteggia un Dante svincolato dall’iconografia tradizionale» I tre episodi della miniserie Tv sono dedicate rispettivamente a tre distinti temi: l’amore, il valore, la salvezza.
NOTE
Lo sceneggiato viene realizzato nel settimo centenario della nascita di Dante e rappresenta «un impegnato spesso riuscito tentativo di ricostruire la vita di Dante Alighieri evitando nel contempo le secche del “culturale” televisivo e anche quelle del teleromanzo facilone».
In questo senso, «le puntate migliori sono quelle imperniate sulla vita politica di Dante: la battaglia di Campaldino, gli scontri con la fazione dei guelfi di Corso Donati, lo scontro personale con papa Bonifacio VIII», qui interpretato da “un torvo e nevrotico” Claudio Gora.
Di eguale parere l’Enciclopedia della televisione secondo cui la fiction – che è tutt’altro che «una biografia romanzata» – funziona da «spunto per una rigorosa ricostruzione della vita del poeta». Vittorio Cottafavi si avvale della collaborazione dello sceneggiatore Prosperi e del costumista Colasanti, già impiegati per la Vita di Michelangelo.