1962 – Maciste all’Inferno
<< Torna all'elencoTitolo originale: Maciste all’inferno
Regia: Riccardo Freda
Aiuto-Regia: Giorgio Gentili
Paese: Italia
Anno: 1962
Genere: Avventura
Durata: 90 minuti
Colore: Colore
Audio: Italiano
Soggetto: Eddy H. Given (Ennio De Concini)
Sceneggiatura: Oreste Biancoli, Piero Perotti
Fotografia: Riccardo Pallottini
Montaggio: Ornella Micheli
Musiche: Carlo Franci
Suono: Fernando Pescetelli
Scenografia: Andrea Cristiani
Costumi: Luciano Spadoni
Maestro d’armi: Remo De Angelis
Effetti Speciali: Serse Urbisaglia
Produzione: Panda Cinematografica
Produttore: Ermanno Donati, Luigi Carpenteri
CAST
Maciste/Andriano Bellini: Kirk Morris
La Strega: Hélèn Chanel
Charly Low: Angelo Zanolli
Giudice Parris: Andrea Bosic
Doris: Donatella Mauro
Il Dottore: Charles Fawcett
L’ostessa: Gina Mascetti
Il borgomasto: John Krlsen
Il servo di Martha: John Francis Lane
Martha Gunt: Vira Silenti
TRAMA
Nel XVII secolo in Scozia una donna di nome Martha Gunt è accusata di stregoneria e viene condannata al rogo, in punto di morte la strega lancia una maledizione su tutto il villaggio e in particolare sul giudice Parris che l’ha condannata.
Un secolo dopo nello stesso villaggio arriva per la luna di miele una ragazza che porta anch’ella il nome Martha Gunt, a causa di una serie di fatti strani che accadono tutto il villaggio crede che questa nuova Martha Gunt sia anch’ella una strega, viene deciso di sottoporla ad un processo e viene ingiustamente condannata al rogo.
Maciste passa in quei luoghi e decide di intervenire, capisce che i fatti insoliti sono dovuti all’influenza della vecchia strega morta un secolo prima, quindi scende negli inferi per metterla a tacere per sempre.
NOTE
Le scene degli Inferi furono girate all’interno delle Grotte di Castellana (in provincia di Bari). Alcune sequenze tratte da altri film furono riutilizzate durante il montaggio da Riccardo Freda: Maciste nella Valle dei Re; Maciste nella terra dei Ciclopi; Maciste alla corte del Gran Khan, con il curioso effetto di fornire a Maciste il volto di diversi attori.
Freda riesce a unire l’ambientazione medievale con quella mitologica in una rivisitazione globale delle precedenti imprese di Maciste inserite come cammei.